Spesso non ce ne rendiamo conto, ma l’aria degli ambienti domestici tende ad accumulare inquinanti e allergeni che, se non adeguatamente dispersi, possono rappresentare un pericolo per la nostra salute. Le fonti di queste sostanze sono molteplici: spesso si tratta di prodotti e componenti del tutto “insospettabili” che fanno parte della nostra quotidianità e di cui difficilmente percepiamo la possibile nocività. Malgrado sia difficile (se non impossibile) eliminare completamente questi elementi, esistono delle soluzioni che possono aiutarci a purificare l’aria in casa. Scopriamo quali sono.
Purificare l’aria in casa: perché è importante?
Di solito, quando si immagina l’inquinamento, il pensiero corre subito all’ambiente esterno. La maggior parte di noi, infatti, non si rende conto che l’aria che respiriamo nei luoghi chiusi può essere addirittura più inquinata di quella outdoor. Negli spazi indoor, a dispetto delle nostre convinzioni, tendono ad accumularsi molteplici sostanze inquinanti: alcune di esse derivano dalle attività umane, dalla presenza di animali, ma anche dai materiali e dai prodotti usati in casa. Insomma, le fonti di possibili elementi nocivi sono tantissime.
Fra i componenti che possiamo ritrovare nell’aria in casa e che contribuiscono a renderla poco salubre, ci sono:
- composti organici volatili (COV), sostanze presenti in alcune vernici, materiali edili, rivestimenti di mobili e prodotti per la pulizia, per esempio;
- formaldeide, che può derivare da materiali di rivestimento, moquette e arredi;
- batteri e virus;
- muffe;
- prodotti di combustione;
- allergeni come acari e peli di animale;
- il radon, un gas radioattivo di origine naturale derivante dal terreno, che può trovarsi nei locali a diretto contatto col suolo come cantine e scantinati;
- inquinanti provenienti dall’esterno, causati dal traffico o dalla presenza di pollini.
Dato che la qualità dell’aria può avere un notevole impatto sulla nostra salute e che trascorriamo gran parte del tempo in ambienti chiusi, è fondamentale conoscere delle soluzioni che ci aiutino a purificare l’aria in casa.
Migliorare la qualità dell’aria con un purificatore
Tra le soluzioni più conosciute e pubblicizzate per migliorare la qualità dell’aria ci sono i purificatori, detti anche “depuratori”. Si tratta di dispositivi che assorbono l’aria dell’ambiente in cui sono collocati e che la rimettono in circolo dopo averla fatta passare attraverso un filtro.
Purificatori d’aria: cosa sono i filtri HEPA?
I purificatori d’aria possono presentare diverse tecnologie di funzionamento. La maggior parte dei dispositivi ad alta efficienza presenta filtri HEPA (dall’inglese High Efficiency Particulate Air filter), ossia filtri ad alta efficienza contro il particolato. Questi filtri, originariamente progettati a supporto delle camere bianche per lo sviluppo di energia atomica, presentano una trama di minuscole fibre in grado di intrappolare le particelle di passaggio. Al filtro HEPA possono essere abbinate anche altre tecnologie come la generazione di ioni o i sistemi a raggi ultravioletti.
I depuratori sono davvero efficaci per purificare l’aria in casa?
Prima di tentare di rispondere a questa domanda, è necessario fare una premessa. Per ottenere i massimi benefici dall’utilizzo di un purificatore, dovremmo adottare alcune accortezze, prime fra tutte:
- chiudere le porte della stanza in cui si trova il dispositivo, per isolare l’ambiente;
- fare una corretta manutenzione del prodotto, secondo il manuale di istruzioni: se le sostanze che si depositano sul filtro non vengono rimosse, infatti, rischiano di diventare esse stesse fonte di inquinamento.
Ora che conosciamo le giuste modalità d’impiego, cerchiamo di capire meglio il livello di efficienza di questo elettrodomestico. Per farlo, ci siamo avvalsi dell’opinione di Altroconsumo che, nel 2019, ha condotto un test in merito. Il risultato a cui è giunta l’associazione, dopo aver messo a confronto diversi dispositivi, è che i purificatori non sarebbero in grado di migliorare la salute delle persone sane o di prevenire malattie respiratorie, ma i soggetti allergici (a polveri, acari, muffe, ecc.) potrebbero trarre beneficio dal loro utilizzo.
Secondo Altroconsumo, in particolare, i purificatori si sarebbero dimostrati efficaci nel rimuovere le polveri sottili derivanti dal traffico e dall’inquinamento atmosferico, ma meno efficienti nei confronti degli inquinanti che tipicamente si trovano negli ambienti indoor, come i COV ad esempio. La conclusione a cui giunge l’associazione è questa: se non soffriamo di particolari allergie, è sufficiente aprire più spesso le finestre per diluire gli inquinanti presenti in casa. A tal proposito, vediamo alcune abitudini che possono aiutarci a migliorare la salubrità degli ambienti.
Rimedi naturali e best practice per purificare l’aria indoor
Sebbene non sia possibile, probabilmente, eliminare tutti gli inquinanti e gli allergeni presenti tra le mura domestiche, esistono delle best practice in grado di diminuire la concentrazione di queste sostanze, rendendo l’ambiente più salubre. Dalla ventilazione alla pulizia, scopriamo le principali.
Arieggiare, arieggiare, arieggiare
Aprire le finestre, per quanto apparentemente banale, rappresenta la soluzione migliore per contrastare l’inquinamento indoor, perché consente di disperdere gli elementi nocivi che ci sono nell’aria. Inoltre, permette di ridurre l’umidità che, a sua volta, porta alla formazione di muffa in casa. L’ideale è aprirle circa due o tre volte al giorno, per almeno cinque minuti, preferendo le finestre che si affacciano su strade poco trafficate o scegliendo gli orari in cui c’è meno traffico, come la mattina presto e la sera.
La casa andrebbe sempre arieggiata mentre facciamo le pulizie e quando usiamo cosmetici come smalto per le unghie, lacca per capelli e acetone.
Pulire casa frequentemente
L’igiene della casa contribuisce tantissimo alla salubrità dell’aria. Pulire l’abitazione in modo costante, magari seguendo un planning ben definito, è molto importante in particolare per chi soffre di allergie e per chi ha degli animali domestici. Soprattutto in questi casi, è molto utile utilizzare degli aspiratori dotati di filtro HEPA.
Ricordiamo di rinfrescare spesso le tende, di lavare regolarmente i tappeti e di non trascurare la formazione di muffa sui muri: se dovesse comparire, non aspettiamo che si diffonda, ma attiviamoci per capirne la causa e rimuoverla quanto prima.
Se possibile, inoltre, prediligiamo dei prodotti ecologici per le pulizie: ricordiamo, infatti, che molti detergenti e disinfettanti contribuiscono a diffondere i composti organici volatili.
Tenere accesa la cappa in cucina
Una buona abitudine per purificare l’aria in casa ed evitare l’umidità è tenere accesa la cappa della cucina mentre si prepara da mangiare. Un’altra best practice è arieggiare la stanza dopo aver finito.
Mantenere il giusto tasso umidità
L’inverno è un periodo in cui dobbiamo prestare maggiore attenzione alla qualità dell’aria indoor, visto che passiamo più tempo tra le mura domestiche e che teniamo le finestre chiuse per la maggior parte del giorno. Per ridurre gli inquinanti ed evitare la muffa, quindi, bisognerebbe mantenere un tasso di umidità tra il 40 e il 50%.
Eseguire una regolare manutenzione sugli impianti di condizionamento
Oltre ai purificatori, dobbiamo svolgere una corretta manutenzione anche sull’impianto di condizionamento. Se hai un climatizzatore, dunque, non dimenticare di pulire i filtri seguendo le indicazioni del produttore, onde evitare che lo sporco accumulato possa diffondersi negli ambienti.
Usare con cautela candele profumate e diffusori di profumi
Prodotti come incensi, profumatori d’ambiente e candele profumate possono contribuire a diffondere sostanze inquinanti e allergeni. Per questo consigliamo di non abusarne ed, eventualmente, di optare per alternative naturali.
La piante sono efficaci per purificare l’aria in casa?
Tra le soluzioni naturali per purificare l’aria in casa, vengono spesso menzionate le piante, soprattutto alcune tipologie di esse. Tuttavia, come si legge su National Geographic, la loro efficacia non sarebbe così elevata. L’equivoco, infatti, sarebbe nato dal fatto che uno studio della NASA del 1989 aveva dimostrato che le piante possono ridurre i COV in un ambiente ermeticamente isolato in laboratorio. Tuttavia, questi risultati non sarebbero replicabili nella realtà: sebbene siano in grado di rimuovere queste sostanze, infatti, le piante lo farebbero a una velocità troppo bassa per essere davvero efficienti in una comune abitazione.
Come abbiamo visto, anche le pulizie domestiche contribuiscono alla salubrità dell’aria interna. Ti servono nuovi strumenti per l’igiene della casa? Niente paura: AR Blue Clean ti offre una vasta selezione di aspiratori, ideali per la cura degli ambienti indoor, e un’ampia scelta di idropulitrici, queste ultime perfette per avere un outdoor sempre splendente!