Con la bella stagione, si sa, l’outdoor guadagna un posto centrale nella nostra quotidianità. Prendersi cura degli spazi esterni della casa, però, richiede tempo, attenzione e soprattutto l’utilizzo di strumenti giusti ed è proprio in questa fase che l’idropulitrice si dimostra un insostituibile alleato. Ma quale modello acquistare? Per fare un investimento adeguato alle proprie esigenze, è necessario capire come scegliere un’idropulitrice in base ad alcuni fondamentali parametri. Spesso, infatti, non è semplice orientarsi fra i numerosi modelli presenti sul mercato, ognuno con caratteristiche e prezzi differenti: vediamo allora quali sono gli elementi più importanti da valutare per trovare la macchina adatta ad ogni necessità.
Come scegliere un’idropulitrice: le domande da porti
Per capire come scegliere un’idropulitrice, bisogna innanzitutto chiedersi che tipo di utilizzo se ne farà. Con quale frequenza userai la macchina? Su che genere di superfici e su che tipologia di sporco? Un’importante domanda da porti, per cominciare, è se stai cercando un’idropulitrice per uso domestico o professionale: un impiego gravoso e intensivo, come quello richiesto in contesti lavorativi, necessita infatti di macchine maggiormente capaci di resistere all’usura, rispetto agli strumenti domestici. Se invece stai cercando un’idropulitrice per la casa e il giardino, dovrai comunque valutare i ritmi di utilizzo, il tipo di superfici e i livelli di sporco che la tua idropulitrice dovrà affrontare: se non si presta attenzione a questi elementi, infatti, si corre il rischio di acquistare uno strumento inadeguato, troppo debole o troppo potente rispetto alle reali necessità di utilizzo.
I parametri per individuare l’idropulitrice giusta
Una volta chiarito l’utilizzo che desideri farne, vediamo quali sono i principali elementi da tenere in considerazione per scegliere l’idropulitrice più adatta alle tue richieste:
● La portata, la pressione e la potenza
● La capacità di lavorare ad acqua calda o ad acqua fredda
● La tipologia di alimentazione: motore elettrico o motore a scoppio
● La praticità e la trasportabilità
● La presenza di accessori e di funzionalità utili
I fattori elencati, in misura diversa, determinano le performance e le caratteristiche dell’idropulitrice, ma come valutarli al meglio? La scelta giusta deriva dalla giusta combinazione di queste caratteristiche sulla base delle tue esigenze di utilizzo. Necessiti di uno strumento maneggevole per piccoli lavori domestici? Probabilmente darai precedenza alla leggerezza e alla trasportabilità della macchina. Ti serve un’idropulitrice dalle elevate prestazioni? In tal caso metterai in primo piano la potenza e l’efficacia pulente. Ora che abbiamo chiarito i presupposti da cui partire per fare l’acquisto giusto, approfondiamo meglio i 5 parametri descritti e capiamo il peso che ciascuno di essi riveste nel processo di scelta.
Portata, pressione e potenza
A determinare le performance di un’idropulitrice è la sua efficacia pulente. Quest’ultima è definita dalla combinazione di due parametri: la portata e la pressione. La portata indica la quantità d’acqua che l’idropulitrice è in grado di erogare in un certo lasso di tempo, è generalmente espressa in litri per ora (l/h) ed è un valore da tenere in estrema considerazione. Una portata maggiore, infatti, riduce i tempi di lavaggio, determinando anche le applicazioni possibili con la macchina. Un’idropulitrice domestica per uso occasionale dovrebbe avere una portata di almeno 350 l/h, mentre un utilizzo più frequente su ampie superfici necessita di valori maggiori, che possono ampiamente superare i 500 l/h nei modelli professionali.
Un parametro altrettanto importante è la pressione: indicata in bar, descrive la potenza con cui l’acqua viene espulsa. Maggiore è la pressione e maggiore è la forza pulente della macchina, che riesce quindi ad agire più in profondità. Per quanto riguarda i valori, si parte da idropulitrici in grado di esercitare una pressione massima di 100/120 bar, per modelli adatti all’uso domestico saltuario, fino agli strumenti professionali che arrivano a 500 bar. Senza dubbio, fra le principali caratteristiche di una buona idropulitrice c’è un adeguato bilanciamento fra pressione e portata: una macchina dotata di elevata pressione, ma con scarsissima portata, risulterebbe infatti totalmente inefficace. Per quanto riguarda la potenza del motore di un’idropulitrice elettrica, questa è espressa in watt ed è proporzionata ai valori di pressione e portata. Per capire come orientarsi, possiamo dire che tra gli 1,3 e gli 2,51,8 kW è possibile trovare buoni modelli adatti a interventi domestici ordinari.
Dopo aver ripassato le definizioni dei principali parametri di valutazione, vediamo ora, attraverso due esempi concreti, come scegliere un’idropulitrice proprio in base ai valori di portata, pressione e potenza. Partiamo dal modello AR Blue Clean 1 Series 143: con una pressione massima di 120 bar, una portata massima di 390 l/h e una potenza di 1,5 kW, questa macchina è indicata per un utilizzo domestico occasionale su piccole superfici. È quindi adatta per piccoli interventi come il lavaggio di arredi esterni, cancellate e biciclette. Al contrario, un modello come AR Blue Clean 5 Series 586 è maggiormente idoneo per lavori impegnativi, come la rimozione dello sporco ostinato da grandi superfici, perché dotato di una pressione massima di 150 bar, una portata massima di 480 l/h e una potenza di 2,5 kW. Inoltre, la testa pompa in ottone permette una maggiore resistenza all’usura di un utilizzo intenso e frequente.
Idropulitrice a caldo o a freddo?
Sul mercato esistono sia idropulitrici ad acqua calda che idropulitrici ad acqua fredda. La scelta dipende, ancora un volta, dal tipo di utilizzo che intendi fare della macchina. Quelle ad acqua calda sono maggiormente indicate per un contesto professionale, in quanto il calore è in grado di agire laddove un’idropulitrice a freddo non sarebbe sufficiente, come sulle tracce di grasso e olio, ad esempio. Al contrario, i modelli a freddo sono generalmente efficaci per tutte le applicazioni in ambito domestico.
Motore elettrico o a scoppio: differenze e proprietà
Un altro elemento sulla base del quale scegliere l’idropulitrice perfetta è l’alimentazione del motore. Quest’ultimo, infatti, può essere elettrico o a scoppio. Anche se generalmente meno potenti rispetto ai modelli a scoppio, le idropulitrici elettriche sono in grado di soddisfare pienamente le esigenze di pulizia in ambito domestico, inoltre tendono ad essere più comode e leggere. D’altra parte, le macchine con motore a scoppio sono la soluzione ideale se cerchi uno strumento versatile, in grado di operare anche in contesti dove non è possibile accedere all’alimentazione elettrica, come cantieri in costruzione o vecchi edifici.
Praticità e trasportabilità
Maneggevolezza, trasportabilità e facilità d’uso: questi fattori possono fare la differenza quando valuti le caratteristiche di una buona idropulitrice. Ti serve una macchina pratica e leggera per uso domestico? In tal caso, il peso del modello inciderà molto sulla tua scelta, così come la presenza di ruote e manico che ne favoriscono grandemente il trasporto da un ambiente all’altro. Inoltre, se sei alla ricerca di un modello poco ingombrante, può essere utile orientarti verso un’idropulitrice compatta, che possa quindi essere riposta senza occupare troppo spazio.
La presenza di accessori e funzionalità
Di fronte a idropulitrici con i medesimi requisiti, un’ulteriore discriminante è senza dubbio la presenza di accessori, già presenti nella confezione o acquistabili separatamente, e di particolari funzionalità, come il sistema di spegnimento a distanza o il serbatoio detergente integrato. Anche nel valutare questi aspetti, naturalmente, il suggerimento è quello di considerare sempre le esigenze personali, al fine di comprendere se determinati parametri saranno effettivamente utili durante le operazioni di pulizia.
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