È giusto coinvolgere i bambini nelle faccende domestiche? E, soprattutto, come convincerli a partecipare ai lavori di casa senza scatenare litigi, proteste e malumori? La questione è molto interessante e tutt’altro che scontata. Talvolta, infatti, si tende a non assegnare ai propri figli compiti di questo tipo perché si pensa siano troppo piccoli per occuparsene oppure perché sono già molto impegnati con la scuola e altre attività. Inoltre, quando si prova a farli partecipare, non è raro ricevere una raffica di lamentele e sbuffi come risposta… entusiasmo da vendere, insomma! La buona notizia, però, è che le pulizie domestiche possono avere un impatto molto positivo sulla crescita dei bambini e che, attraverso alcuni espedienti, è più facile invogliarli a darci una mano. Scopriamo qualcosa di più in merito.
Bambini più responsabili e indipendenti grazie alle faccende domestiche
Si potrebbe credere che i bambini non siano abbastanza grandi per svolgere le faccende domestiche e che dovrebbero solo pensare a giocare e a studiare, ritenendo che la cura dell’abitazione sia un onere esclusivo degli adulti della famiglia. In realtà, non solo i più piccoli sono in grado di aiutarci nei lavori di casa (con responsabilità differenti, naturalmente, in base all’età), ma questo contribuirebbe anche al loro sviluppo. Fra gli studi scientifici che ne sostengono i benefici, una ricerca condotta dal professor Marty Rossmann dell’Università del Minnesota ha messo in luce quello che per molti, forse, era già evidente, ovvero che coinvolgere i bambini nelle attività domestiche li aiuta a sviluppare un maggior senso di responsabilità e infonde in loro più fiducia e autostima, contribuendo significativamente al successo nella loro vita da adulti.
Aiutare i genitori con le faccende domestiche, inoltre, permette ai più piccoli di sentirsi parte di una squadra e di comprendere che essere membro di una famiglia significa anche agire per il bene di tutti. Senza dimenticare, poi, il lato più “pratico”, ovvero la possibilità di acquisire delle capacità che saranno utili in futuro: le pulizie, infatti, per quanto poco amate, sono un compito al quale difficilmente il bambino potrà sottrarsi una volta cresciuto.
Tutto bello e giusto, ma… come convincere i tuoi pargoli ad armarsi di scopa, strofinacci e pazienza? Ecco alcuni consigli per coinvolgerli con più facilità in queste mansioni quotidiane e far scoprire loro che le pulizie di casa possono essere – perché no – anche un modo per divertirsi insieme.
Consigli per avvicinare i bambini alle faccende domestiche
Innanzitutto, partiamo dal presupposto che è importante assegnare delle mansioni adeguate all’età del bambino, aumentando le responsabilità man mano che cresce. Se intorno ai 3-4 anni ci si fermerà a lavoretti piuttosto semplici, come ad esempio sistemare i giochi o riporre i vestiti sporchi nel cesto della biancheria, con il passare degli anni si aggiungeranno gradualmente nuovi incarichi più complessi, come rifare il letto, apparecchiare e sparecchiare la tavola, gettare la spazzatura, scaricare la lavastoviglie, piegare la biancheria e, sotto la supervisione di un adulto, cucinare qualcosa.
Ecco alcuni “trucchetti” per avvicinare i più piccoli alle faccende di casa, con l’obiettivo di renderle una piacevole routine.
Apprezzare l’impegno, senza enfatizzare gli errori
I lavori domestici richiedono pratica per essere portati a termine a regola d’arte, pertanto, all’inizio, non ti aspettare che il risultato sia perfetto come vorresti. Per prima cosa, spiega al bambino come svolgere il compito richiesto e, se questo non venisse realizzato in modo preciso e completo, non ti arrabbiare. Le prime volte, soprattutto, è importante mantenere un atteggiamento positivo, suggerendo alcune dritte per migliorare e lodando le cose fatte bene: tutto questo tenderà a incoraggiarlo.
Fare le faccende insieme e… divertirsi!
Un altro modo per invogliare i più piccoli a prendere parte alle faccende di casa è svolgerle con tutta la famiglia: questo incrementa lo spirito di squadra e le rende più tollerabili. Come dicevamo, inoltre, le pulizie possono diventare anche un momento per divertirsi insieme. Aiuta sicuramente, dunque, mostrare un comportamento spensierato e riuscire a trovare dei piccoli espedienti per far ridere i bambini. Anche coinvolgerli inventando dei giochi può essere una buona idea: ad esempio, per spronarli a sistemare i panni sporchi nell’apposita cesta, potresti suggerire di usarla come fosse un canestro da basket, unendo così il piacere al dovere.
Con della buona musica è tutta un’altra cosa
Sempre per creare l’atmosfera distesa e giocosa di cui parlavamo prima, può essere estremamente utile mettere un sottofondo musicale: in questo modo, i compiti domestici risulteranno meno noiosi e chissà che, tra una spolverata e l’altra, non vi mettiate pure a cantare e a ballare in mezzo alla stanza – sempre rigorosamente armati di attrezzi per le pulizie!
L’importanza di dare indicazioni precise
Infine ricorda che, soprattutto all’inizio, sarà utile fornire delle indicazioni molto precise sul lavoro da fare. Chiedere semplicemente di sistemare la stanza, senza ulteriori indicazioni, potrebbe essere troppo vago per un bambino che non sa ancora quali azioni compiere per rendere la camera più ordinata. L’ideale è specificare meglio le operazioni da svolgere, spiegando, ad esempio, che bisogna impilare i libri sulla mensola, inserire i giocattoli nella cesta, mettere i pennarelli nell’astuccio ecc. I bambini che aiutano nelle faccende domestiche, oltre a sviluppare importanti abilità personali, possono offrire un prezioso aiuto ai genitori nella gestione della casa. A tal proposito, ti servono dei consigli per pulire rapidamente e bene? Lasciati ispirare dai nostri suggerimenti per rimettere in sesto la tua abitazione in poche e semplici mosse!