Dopo aver visto come prendersi cura del caminetto, oggi affronteremo un’altra questione importante: dove si butta la cenere rimossa dal camino o dalla stufa? Al termine delle operazioni pulenti, infatti, ci ritroveremo con un bel po’ di cenere da eliminare e dovremo sapere come gestirla. Sapevi che questo residuo della combustione può essere riciclato e riutilizzato nella coltivazione, ad esempio? Scopriamo qualcosa di più in merito allo smaltimento e al recupero della cenere!
Dove buttare la cenere?
Se in casa hai un camino o una stufa – a pellet o a legna – sai bene che pulirli è importante per una corretta manutenzione; ciò vale durante il periodo invernale, ma anche alla fine della stagione fredda, prima di mandarli “in vacanza” con l’arrivo delle belle giornate.
Durante queste operazioni, ti troverai a rimuovere molta cenere. Se sono le prime volte che te ne occupi, potrebbe sorgere spontanea la domanda: dove buttarla?La risposta è molto semplice: la cenere deve essere conferita nel bidone dell’organico. Come anticipato, però, questa non è l’unica soluzione possibile: al contrario di quanto potrebbe sembrare, infatti, non si tratta di un mero rifiuto, ma di un prodotto molto prezioso che, anziché finire nella spazzatura, potrebbe essere sfruttato in modi diversi. Prima di scoprire come riciclare la cenere, ricordiamo brevemente come eliminarla da stufe e camini.
Come rimuovere la cenere da stufe e caminetti
Per eliminare la cenere da stufe e camini in modo veloce e pulito, un’ottima idea è adoperare un pratico aspiracenere (naturalmente, prima di metterti al lavoro, ricorda sempre di aspettare che camino e stufa si siano completamente raffreddati). Se non lo conosci, l’aspiracenere è un dispositivo studiato proprio per questa applicazione, al contrario di un tradizionale aspirapolvere o di un classico bidone aspiratutto che non sono progettati per tale scopo: i loro filtri, infatti, non riescono a trattenere la polvere fine di cui la cenere è composta.
Se hai bisogno di un modello comodo, da usare anche in mancanza di una presa di corrente – ad esempio quando pulisci il barbeque in giardino – perché non provi AR Blue Clean E12B, aspiracenere a batteria a ioni di litio con un’autonomia di 20 minuti? Se invece preferisci una soluzione multiuso, puoi affidarti adAR Blue Clean M20, articolo dotato di 4 funzioni in 1: aspirasolidi, aspiraliquidi, aspiracenere e funzione soffiante.
Riciclo della cenere: come riutilizzarla per l’orto e le pulizie
Se ti stai chiedendo dove buttare la cenere, sappi che il bidone non è l’unica opzione! Come anticipato, infatti, la cenere può essere riciclata e adoperata in vari modi, ad esempio come fertilizzante oppure per creare la lisciva, un composto dalle proprietà detergenti utile nella pulizia di diverse superfici. Ecco qualche dettaglio in più!
Anziché buttare la cenere, usala come fertilizzante!
Lo sapevi che la cenere (di legna o pellet) rappresenta un ottimo concime naturale per il giardino e per l’orto? A renderla preziosa è la presenza di elementi come fosforo, potassio, magnesio e calcio, componenti essenziali per lo sviluppo delle piante (ovviamente, non tutte le ceneri contengono la stessa concentrazione di nutrienti, poiché molto dipende dal legno da cui esse derivano). La cenere può essere un valido supporto, dunque, nella crescita della vegetazione, ma è bene sapere che non contiene azoto (in quanto si disperde durante la combustione del legno): per fornire il giusto nutrimento, quindi, questa sostanza andrà integrata in altro modo.
Sono diverse le modalità di utilizzo della cenere come concime naturale. La possiamo usare durante la fase di preparazione del terreno oppure cospargerla in modo omogeneo sul suolo quando le colture sono in corso, facendo sempre attenzione a non esagerare: dosi eccessive, infatti, potrebbero essere nocive. La cenere, inoltre, è molto preziosa per il compost e per allontanare lumache e limacce. Ci sono delle raccomandazioni particolari? La più importante è quella di impiegare cenere ricavata esclusivamente da legno che non sia stato verniciato o trattato chimicamente, in più, generalmente, non è idonea per le piante acidofile.
Riciclo della cenere: produrre la lisciva, un detergente naturale
Se non sai dove buttare la cenere, sappi che con questo prodotto di scarto si può anche realizzare la lisciva (o “liscivia”), un’antica preparazione a base di cenere di legna e acqua che, grazie alla sua natura alcalina, viene usata comedetergente multiuso. Sia durante la preparazione del composto (che può avvenire a freddo o a caldo) sia quando lo usi per pulire, per maggiore precauzione è bene indossare dei guanti. Inoltre, non dimenticare che la lisciva va diluita in acqua prima di essere adoperata per non rischiare di rovinare le superfici (in ogni caso, meglio evitare di utilizzarla su quelle più delicate come legno e marmo).
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