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Come costruire un camino da soli: tutti gli step e i materiali necessari

Come costruire un camino

Il camino è spesso il sogno di molte persone. Sa infatti regalare agli ambienti di casa un’atmosfera accogliente del tutto particolare: cosa c’è di meglio, durante una serata invernale, di godersi il calore del fuoco e il crepitio della legna, magari gustando una deliziosa cioccolata calda? 

In tanti si chiedono come costruire un camino, se sia possibile realizzarlo in autonomia e quali materiali servano. Come vedremo, si tratta di un’operazione complessa ma che, se si hanno le giuste competenze, è possibile affrontare da soli con l’affiancamento di un tecnico esperto per essere certi di rispettare tutte le regole. In questo articolo, quindi, forniremo una panoramica generale degli step e degli elementi principali che servono per una costruzione di questo tipo. 

Cosa serve per costruire un camino?

Chiariamo subito che stiamo parlando di come costruire un camino a legna. Esistono infatti anche altre tipologie di camino, che possono rappresentare delle alternative a quella tradizionale (come i camini prefabbricati, i camini a pellet, i termocamini). Tuttavia, chi è interessato a scoprire come realizzare un camino di solito ha in mente proprio il caminetto a legna che, indubbiamente, ha un fascino intramontabile. 

Fatta questa doverosa premessa, vediamo cosa serve per realizzarne uno.

Verifica della fattibilità

Prima ancora di pensare ai materiali necessari, è importante affidarsi a un esperto per verificare la fattibilità della costruzione e accertarsi di rispettare la normativa di riferimento. Tra gli aspetti di cui assicurarsi c’è la presenza della canna fumaria, che deve raggiungere il tetto dello stabile. Quando si prende in considerazione il locale in cui costruire il camino, quindi, bisogna essere certi che questa sia presente, perché è una componente imprescindibile. 

Se la canna fumaria non dovesse esserci, sarà necessario capire se sia possibile realizzarla (ricordiamo che se si vive in un condominio sarà fondamentale rispettare il regolamento condominiale) e rispettare, nel farlo, tutti gli adempimenti previsti per legge. 

Ribadiamo che la realizzazione di un camino artigianale richiede capacità e competenze. Se non siamo sicuri di riuscire a realizzare l’opera correttamente è meglio evitare di procedere da soli, ma affidarsi a dei professionisti: un camino mal realizzato, infatti, può essere molto pericoloso a livello di sicurezza. 

Cosa serve per costruire un camino

I materiali e gli elementi necessari per realizzare un camino a legna

Il camino è formato da diverse sezioni, per ognuna delle quali serviranno materiali ed elementi differenti, vediamo i principali: 

  • mattoni refrattari: si distinguono per l’elevata resistenza termica e sono quelli generalmente impiegati per il focolare;
  • malta refrattaria: è necessaria per unire i mattoni fra loro;
  • ghisa o acciaio: questi due metalli possono essere usati per rivestire la parete interna del focolare con lo scopo di aumentarne la funzione radiante;
  • cassetta di lamiera con griglia superiore: un elemento da inserire nel focolare per raccogliere la cenere;
  • canna fumaria: di solito è in acciaio inox (gli esperti la consigliano a doppia parete con isolamento interno);
  • tavelle per uso edile: utili per realizzare la cappa di aspirazione (in genere viene consigliato di rivestirla anche con del materiale metallico per riflettere meglio il calore);
  • presa dell’aria: componente che serve sia per migliorare il tiraggio sia per la qualità dell’aria interna;
  • valvola per la regolazione del tiraggio della canna fumaria;
  • rivestimento del camino: dovrà essere in linea con l’arredamento e lo stile dell’ambiente, per cui si può scegliere tra diversi materiali;
  • trave e cornice: si tratta del telaio che contorna la bocca del camino.

Dove va fatta la presa d'aria di un camino

Come costruire un camino: tutti i passaggi necessari

Dopo aver visto quali sono i materiali e gli elementi utili per realizzare un camino, scopriamo nel dettaglio come costruirne uno, dalla progettazione al rivestimento esterno. 

1 – La progettazione

Per prima cosa è necessario decidere le misure del camino, che dovrà essere collocato in corrispondenza della canna fumaria. Le sue proporzioni dovrebbero adeguarsi in modo armonico a quelle dell’ambiente in cui viene posizionato, così come l’estetica che decideremo di dargli. 

2 – La canna fumaria

La canna fumaria è uno degli elementi principali del camino in quanto ne garantisce il buon tiraggio e quindi il funzionamento ottimale. La sua altezza non dovrebbe essere inferiore ai 3-4 metri, mentre la sezione del tubo deve risultare inversamente proporzionale alla lunghezza (maggiore è la lunghezza, minore sarà il diametro). 

Deviazioni e curve dovrebbero essere evitate, inoltre è bene che la canna fumaria sia rivestita esternamente con del materiale isolante resistente al calore, come la lana di roccia. Infine, nella parte più esterna dell’impianto fumario, dovrà essere presente un comignolo di dimensioni idonee.

3 – Il focolare e la cappa

Il focolare è la parte in cui avviene la combustione. La sua altezza dal suolo può variare a seconda della funzionalità del camino: normalmente è di circa 50 centimetri dal pavimento, ma se viene utilizzato per cucinare può raggiungere anche i 90 centimetri. 

La base del focolare deve essere a trapezio e la parete di fondo inclinata

Come anticipato, questa sezione va costruita usando malta e mattoni refrattari e può essere rivestita internamente con una superficie metallica per incrementare la funzione radiante. La larghezza, l’altezza e la profondità della bocca del focolare dovrebbero essere, rispettivamente, nel rapporto di 6:5:4 e la cappa dovrebbe avere la stessa altezza dell’apertura. È bene che la canna fumaria, invece, presenti una misura di almeno 15-20 volte l’altezza del focolare, alla base del quale dovrà trovare posto anche la vaschetta per raccogliere le ceneri

A tal proposito, abbiamo dedicato un precedente articolo a come pulire il camino dai residui della combustione e anche un approfondimento su dove buttare la cenere!

Come costruire un camino

Molti camini presentano i piedritti, che sono gli elementi verticali che delimitano lateralmente il focolare e sui quali poggeranno l’architrave (che può essere in legno o in pietra, in base ai gusti e alle esigenze) e la cappa del camino. Il compito della cappa è collegare il focolare con la canna fumaria: in genere, ha la forma di una piramide tronca nella parte superiore, ma nei camini moderni si può optare anche per una cappa in cartongesso.

4 – Dove va fatta la presa d’aria di un camino?

In presenza di un camino deve essere prevista una presa d’aria esterna protetta, che consente l’afflusso di aria verso il focolare e che evita la formazione di depressioni atmosferiche (senza un’adeguata presa d’aria il camino finirebbe con l’utilizzare l’ossigeno della stanza e riverserebbe parte del fumo nell’ambiente). 

Ma dove collocare la presa d’aria? Di solito, se il caminetto è addossato a una parete che dà sull’esterno, viene consigliato di posizionarla qui. Se il camino non è comunicante con una parete esterna, invece, la soluzione può consistere nel realizzare una canalizzazione a pavimento, per esempio. Le opzioni possono essere varie e cambiano da caso a caso, in base al singolo progetto. Per questo, per conoscere le dimensioni giuste della presa d’aria e la sua posizione corretta rispetto al proprio camino, raccomandiamo di affidarsi a un esperto.

Non dimentichiamo che tra la cappa e la canna fumaria va inserita una valvola che consente di regolare il tiraggio della canna fumaria e che può essere manovrata dall’esterno.

5 – Rivestimento esterno

I tipi di rivestimento esterno tra cui scegliere sono diversi e chiaramente dipendono molto dallo stile dell’ambiente in cui il camino è collocato. Si può andare dal più semplice rivestimento in mattoni a quello in pietra (usando in questo caso dei ciottoli), decisamente adatti per un tocco più rustico, o approdare su soluzioni particolarmente raffinate come metallo, legno o lastre di pietra (ad esempio il marmo). A questo proposito, sai come trattare un muro in pietra e come prenderti cura di una superficie in granito?

Come pulire la stanza dopo la costruzione di un camino

La realizzazione di un camino è certamente un lavoro impegnativo che implica l’impiego di materiali ed elementi diversi. Durante il suo assemblaggio è normale che si crei sporcizia dovuta alla polvere e ai residui di costruzione. Al termine di operazioni del genere, quindi, è necessaria una pulizia accurata del locale, ma un semplice aspirapolvere di solito non è sufficiente: difficilmente, infatti, avrà la potenza adeguata per aspirare lo sporco di questo tipo, che può essere costituito da pezzi grossolani, trucioli e calcinacci, per esempio.

Solitamente, l’opzione migliore è affidarsi a un bidone aspiratutto, strumento efficace anche per rimettere a nuovo il pavimento dopo una ristrutturazione o per le pulizie di fine cantiere

Come costruire un camino

L’aspiratore multiuso si differenzia dall’aspirapolvere per le maggiori prestazioni e per la possibilità di rimuovere anche lo sporco liquido, tutte caratteristiche che lo rendono indispensabile per i lavori più impegnativi. Non solo: gli aspiratutto sono gli alleati perfetti anche per la cura ordinaria della casa, dalla pulizia della camera da letto all’igiene di garage e cantine

Per la manutenzione del camino, invece, sarà indispensabile usufruire di un aspiracenere che si differenzia dall’aspirapolvere – e anche dal bidone multiuso – in quanto è dotato di filtri che permettono di catturare la polvere sottile che costituisce la cenere. 

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